Nei giorni scorsi la Giunta regionale dell'Emilia Romagna ha approvato l'"Atto di programmazione regionale per la istituzione e attuazione delle forme organizzative della medicina convenzionata AFT e UCCP".

Il documento mira a rafforzare la sanità territoriale attraverso la creazione di Aggregazioni funzionali territoriali (AFT) e Unità complesse di cure primarie (UCCP), pensate - spiega la Regione - "per migliorare l'accesso alle cure, la presa in carico dei pazienti cronici e fragili e l'integrazione tra i professionisti sanitari". Per ciascuna Azienda USL della regione il piano definisce l'articolazione territoriale, le sedi e le tipologie. Tra gli obiettivi di questa nuova organizzazione c’è la partecipazione ai piani nazionali di prevenzione e cronicità, il governo delle liste d'attesa, l'appropriatezza clinica e prescrittiva, l'assistenza domiciliare. Il percorso è stato presentato il 21 maggio a Bologna nel corso di un incontro nella sede della Regione, dall’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, con i sindacati Confederali Cgil, Cisl, Uil.

"Questo provvedimento - spiega Fabi - segna una svolta nella ridefinizione della rete dei servizi territoriali e, una volta completato, potrà orientare la sanità regionale verso un modello di assistenza sempre più integrato e vicino ai cittadini. Il nostro massimo impegno è garantire una risposta sempre più efficace e sostenibile del servizio sanitario regionale ai bisogni di salute delle cittadine e dei cittadini, in accordo con gli standard indicati dalla normativa, anche grazie agli investimenti del PNRR. Cruciale, in questo contesto, la collaborazione tra medici, pediatri, specialisti e i professionisti delle professioni sanitarie. Così come, lo ribadisco ancora una volta, i Cau che restano un elemento di positività del sistema che andrà meglio definito e rafforzato con il nuovo assetto. Solo attraverso un lavoro sinergico e coordinato sarà possibile offrire servizi di alta qualità ed equamente accessibili. La condivisione dei dati sanitari, la presa in carico in équipe dei casi complessi e la misurazione di indicatori di processo e di esito delle attività saranno elementi chiave. Con questo nuovo modello di governance partecipata e di responsabilità condivisa vogliamo mettere sempre più al centro il benessere e la salute delle nostre comunità”.

Fulcro del nuovo assetto organizzativo sono le Case della comunità, sedi preferenziali per le AFT e le UCCP. "Le Aggregazioni funzionali territoriali (AFT) - spiega la Regione - sono forme organizzative monoprofessionali (composte cioè esclusivamente da medici) che coinvolgono medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali. Condividono strumenti di valutazione della qualità, linee guida, protocolli operativi e sistemi informativi per migliorare l'assistenza e i processi decisionali. Hanno un referente che concorre a garantirne il funzionamento e la buona organizzazione. Devono garantire la continuità assistenziale, la presa in carico dei pazienti cronici, la partecipazione a programmi di prevenzione e la riduzione degli accessi impropri al pronto soccorso. Ogni AFT avrà una sede riconoscibile, spesso all'interno di una Casa della Comunità, che garantirà l’attività ambulatoriale in modo continuativo e accessibile La popolazione di riferimento dell’AFT è compresa tra i 7mila e i 30mila assistiti, con alcune eccezioni che, per particolari e motivate esigenze quali la densità abitativa, possono arrivare a 45mila. Le Unità complesse di cure primarie (UCCP) rappresentano invece forme organizzative multiprofessionali (sono presenti medici, ma anche altri professionisti) che operano in modo integrato all'interno delle Case della Comunità o in altre strutture sanitarie. Le UCCP coordinano e integrano medici di assistenza primaria, pediatri, specialisti ambulatoriali, infermieri, assistenti sociali e altri professionisti sanitari per rispondere ai bisogni di salute complessi. Ogni AFT, creando un sistema interdipendente, è collegata funzionalmente alla propria UCCP di riferimento. Il coordinamento delle UCCP è affidato a una figura professionale che collabora con il distretto per l'organizzazione dei percorsi assistenziali e la gestione delle risorse".

Un sistema informativo regionale fornirà dati epidemiologici e analitici per monitorare le attività, condividere standard clinici e organizzativi, e valutare il raggiungimento degli obiettivi di salute, definiti dalla programmazione regionale e aziendale, da parte di AFT e UCCP.

pdf La mappa completa delle nuove AFT in tutta la Regione (654 KB)