Taglio del nastro a Piacenza per Casa Lilla. Il centro dedicato all’assistenza e la cura di persone affette da disturbi della nutrizione e alimentazione (DNA).
Casa Lilla è pensata, come indica la denominazione stessa, come un luogo familiare e confortevole: una casa in cui si svolge tutta l’attività di riabilitazione psiconutrizionale delle persone affette da anoressia, bulimia o altri disturbi della nutrizione e alimentazione e in cui hanno trovato sede ambulatori e servizi dedicati, ma anche una zona soggiorno e una cucina. Pur essendo collocata all’interno dell’ospedale di Piacenza, è dotata di un accesso indipendente da via Campagna e di spazi esterni con aree verdi e uno spazio con porticato riservato alle persone che frequentano il centro. La struttura è collocata in una porzione dell’area monumentale del nucleo antico dell’ospedale di Piacenza che l’Azienda Usl di Piacenza ha riqualificato grazie al supporto dal Rotary Club Piacenza, in stretta collaborazione con l’associazione Puntoeacapo. Il Rotary Club Piacenza ha contribuito al finanziamento dell’intervento e, negli anni scorsi, ha messo a disposizione diverse competenze per realizzarlo: Mara Negrati, per anni responsabile di Nutrizione clinica dell’ospedale di Piacenza e oggi presidente dell’associazione Puntoeacapo, ha lavorato insieme al dottor Augusto Pagani, past president del Rotary e già presidente dell’Ordine provinciale dei Medici; Marco Rovellini, presidente della società MAE S.p.A, ha donato una parte della somma necessaria e l’architetto Carlo Ponzini, che con la sua professionalità ha individuato - insieme all’Azienda - gli spazi più idonei alla realizzare, oltre a donare il progetto di restauro.
La struttura fa capo al dipartimento di Salute mentale e dipendenza patologiche diretto da Massimo Rossetti e, come ha ricordato il professionista, "ha come mission porre in atto programmi terapeutici, assistenziali e riabilitativi per pazienti affetti da disturbi della nutrizione e alimentazione quali anoressia, bulimia o alimentazione incontrollata portando la persona a un grado di relazione con il cibo, con se stesso e i familiari il più possibile vicina alla normalità. Per fare questo Casa Lilla si avvale di un’equipe multiprofessionale composta da medici nutrizionisti, psicologi, dietiste, un coordinatore infermieristico e le staff di infermieri che collaborano, all’interno del percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) con altre figure professionali: psichiatra, neuropsichiatra infantile, medici di famiglia e psicologi dei servizi territoriali. Oggi per tutti noi - ha concluso Rossetti - è un giorno speciale, a cui siamo arrivati grazie al lavoro di tutti: il mio ringraziamento va a chi ha contribuito a realizzare questo giorno, in primis il Rotary club Piacenza, i professionisti che lavorano quotidianamente e hanno lavorato in passato, il dottor Lucio Luchetti, direttore di Geriatria e lungodegenza, che ci ha ospitato tutti questi anni".
L’accesso ai servizi di Casa Lilla può avvenire in diversi modi:
- attraverso il pronto soccorso quando viene riscontrato un sospetto caso di disturbi della nutrizione e alimentazione o tramite una consulenza richiesta da altri reparti che attiva il medico dell’ambulatorio Dna adulti.
- tramite il medico di famiglia che sospetta la presenza di un disturbo può contattare l’ambulatorio e prenotare una visita di valutazione che viene garantita entro una settimana.
- attraverso la chiamata diretta da parte del paziente che può contattare l’ambulatorio inviando una email all’indirizzo
L’equipe segue i pazienti dai 18 anni in su. I minori di 18 anni sono presi in carico da Pediatria e Neonatologia diretta dal professor Giacomo Biasucci del dipartimento Materno infantile. Quella piacentina è l’unica realtà pediatrica in Regione che si è dedicata da oltre 20 anni alla cura dei pazienti con Dna in età evolutiva ed è riconosciuta come Centro di riferimento regionale, in particolare per l’Area Vasta Emilia Nord, per la riabilitazione organica dei pazienti affetti da grave malnutrizione per la fascia di età 0-18 anni. Il team medico è composto da un medico pediatra nutrizionista, da uno psicologo psicoterapeuta e da una dietista, oltre che da un team di infermiere specificamente formate sui Dna. (fonte Ausl Piacenza - www.ausl.pc.it)