Trenta medici provenienti da ogni parte del mondo hanno partecipato nella scorse settimane a Piacenza alla Scuola “Rehabilitation of Pain and Pain-related Disability”, realizzata sotto l'egida della Società Europea di Medicina Fisica e Riabilitazione e dello European Board of Physical and Rehabilitation Medicine.
Si tratta della Scuola Europea di Alta Formazione per Medici nel trattamento di pazienti affetti da disabilità e dolore - diretta dal Dottor Roberto Casale e patrocinata dalle maggiori società scientifiche del settore - che dopo l’inaugurazione nella cornice di Palazzo Farnese ha visto gli iscritti partecipare a quattro intense giornate (dal 25 al 28 settembre), ospitate a “La Bellotta” di Pontenure, nel corso delle quali lezioni frontali si sono alternate a sessioni interattive con la discussione di aspetti di gestione diagnostica e terapeutica del paziente: l’obiettivo è di perfezionare non solo l’approccio diagnostico-clinico, ma anche e soprattutto a stabilire il trattamento riabilitativo e farmacologico più appropriato per superare il dolore e la condizione disabilitante correlata.
“Il bilancio è stato molto positivo, a partire dall’affluenza - spiega il Dottor Casale -: sono arrivati a Piacenza medici da tutta Europa, oltre che da India e Kuwait, e insieme all’Ordine provinciale dei Medici, che ha patrocinato l’evento, abbiamo previsto alcune borse di studio per giovani medici piacentini interessati all’argomento del dolore. I partecipanti - provenienti essenzialmente dall’ambito riabilitativo, insieme a neurologi e medici di base - hanno potuto confrontarsi con specialisti di livello mondiale nel campo della neurologia, della medicina del dolore e della riabilitazione; i docenti hanno tenuto lezioni frontali, seguite da sessioni alle quali hanno partecipato alcuni pazienti che si sono sottoposti a visite, con la possibilità per gli iscritti di rivolgere domande agli specialisti in merito all’approccio diagnostico-clinico. Una sessione pratica molto apprezzata dai partecipanti, poiché questo aspetto di approccio al paziente manca in quasi tutte le scuole di alta formazione. La Scuola ha unito l’ambito della medicina del dolore a quello della riabilitazione: “Il dolore cronico è una malattia con meccanismi completamente diversi da quelli del dolore acuto - sottolinea Casale -. E’ una malattia disabilitante, per questo la riabilitazione è l’altro risvolto della medaglia: non solo quindi ridurre il dolore, ma rendere anche il paziente ri-abile”.
Una esperienza destinata a proseguire e a consolidarsi nel tempo: la Scuola avrà infatti una cadenza annuale: “Abbiamo reso disponibili online tutte le relazioni per i partecipanti, che possono durante l’anno rivedere le lezioni, insieme ad un canale email sempre aperto - conclude Casale -. Vogliamo che sulla disabilità connessa al dolore Piacenza diventi un punto di riferimento internazionale”.