La FNOMCeO trasmette la versione aggiornata del Vademecum della CAO Nazionale “Indicazioni operative per l’attività odontoiatrica dopo la pandemia Covid-19” .
“Le procedure cliniche di riferimento riguardanti gli standard minimi di sicurezza, che gli studi odontoiatrici hanno adottato in questi tre anni – viene sottolineato -, hanno permesso di ridurre al minimo il rischio di trasmissione di infezione in ambito odontoiatrico, poiché ogni paziente va considerato come potenzialmente contagioso. Sia i risultati della Survey associata al corso FAD sul portale FadinMed sul Vademecum, sia i dati confermati a livello internazionale dal “Consejo General De dentistas”e dall’American Dental Association and Reserach Institute, affermano che solo l’1% degli odontoiatri ha riscontrato positività sul posto di lavoro, dimostrando l’efficacia dei protocolli di sicurezza attuati”.
Le istruzioni contenute nel Vademecum, “da calibrare e rivalutare secondo ogni specifico caso, sono suscettibili di successive revisioni in relazione alla continua evoluzione delle evidenze scientifiche sul Covid-19 e devono essere parte del DVR presente nella struttura dove si svolge l’attività lavorativa. Rimangono valide le procedure standard per i requisiti organizzativi, strumentali e di rapporto con il paziente già normalmente adottate in precedenza negli studi odontoiatrici (es. sterilizzazione, privacy, cartella clinica, ecc)”.
PRECISAZIONI – In merito alle “Indicazioni operative per l’attività odontoiatrica dopo la pandemia Covid-19”, con una successiva comunicazione, la CAO fornisce alcune precisazioni che pubblichiamo di seguito:
– Triage telefonico e triage in studio sono facoltativi ed il triage può essere ricompreso nell’ambito della raccolta anamnestica. Non c’è obbligo di documenti scritti.
– La protezione per gli occhi (visiere, occhiali, etc.) è indicata in corso di procedure che producono aerosol.
– Il camice può essere cambiato, per ogni singolo paziente, solo nell’ambito di procedure con aerosol. In assenza di droplets può essere mantenuto per più pazienti.
– Le documentazioni cliniche da redigere e conservare (scheda clinica o diario clinico o altro) variano da Regione a Regione a seconda delle norme legate all’eventuale autorizzazione sanitaria.
– Il suggerimento di utilizzare le mascherine FFP2, soprattutto in presenza di aerosol, è direttamente collegato alla prevenzione da contagio non solo dovuto al Covid-19 ma anche relativo ad altre patologie trasmissibili per via aerea. Anche a questo proposito non c’è un preciso obbligo normativo.