Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha firmato il decreto di revoca della nomina di tutti i membri del Nitag, l’organismo che fornisce supporto tecnico al Ministero per le decisioni relative alle politiche vaccinali, rinnovato nei giorni scorsi e al centro di polemiche per le posizioni di alcuni suoi membri in merito alle vaccinazioni.
"In particolare - si legge nella nota del ministero della Salute - si ritiene necessario avviare un nuovo procedimento di nomina dei componenti del Nitag per coinvolgere tutte le categorie e gli stakeholder interessati". "La tutela della salute pubblica richiede la massima attenzione e un lavoro serio, rigoroso e lontano dal clamore - ha dichiarato il ministro Schillaci - Con questo spirito abbiamo sempre lavorato e continueremo ad agire nell'esclusivo interesse dei cittadini".
Anelli (FNOMCeO) "La salute va difesa con rigore scientifico” - Accoglie "con estremo favore" il provvedimento Filippo Anelli, Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli Odontoiatri, che aveva scritto al Ministro Schillaci chiedendo una revisione della composizione dell'organismo tecnico: "Da medici - afferma Anelli - condividiamo, senza se e senza ma, la sua affermazione: la salute va difesa con rigore scientifico”. “Essere medici - aggiunge - significa anche combattere le fake news e, soprattutto, attenersi nella pratica professionale alle evidenze scientifiche: è questo il filo rosso che percorre e lega tutto il nostro Codice di Deontologia”. Il vaccino - spiega ancora - rappresenta per i medici uno strumento fondamentale a favore della salute individuale e collettiva: previene le malattie, ne riduce la gravità in chi si ammala nonostante la vaccinazione, protegge, sia direttamente che indirettamente, riducendo la circolazione dei patogeni, le persone fragili (anziani, immunodepressi) che rischiano complicazioni o decessi. Ne abbiamo avuto un’ulteriore prova durante la pandemia da Covid-19, quando i vaccini, tra il 2020 e il 2024, hanno salvato, secondo uno studio internazionale appena pubblicato su Jama Health Forum, oltre due milioni e mezzo di vite e fatto guadagnare quasi quindici milioni di anni. Un anno di vita salvato ogni 900 dosi di vaccino”.