L’iniziativa di informazione e prevenzione sanitaria “I medici parlano di salute, ambiente e stili di vita”, promossa dalla Commissione professione, ambiente e salute, sviluppo economico dell’OMCeO Piacenza, ha vissuto il suo secondo appuntamento sabato 7 marzo con un partecipato convegno a Palazzo Galli. Dopo l’approfondimento sull’amianto dello scorso novembre, si è parlato dei rischi e pericoli connessi all’inquinamento ambientale.
L’iniziativa, che ha ottenuto il patrocinio di Comune, Provincia e Ausl, nasce, come ha ricordato in apertura il presidente di OMCeO Piacenza Augusto Pagani, “per trattare in maniera semplice, chiara e prudente temi che riguardano gli stili di vita sensibilizzando la cittadinanza ed in particolare i giovani”. Proprio per questo, grazie al contributo di INA Assitalia, sono stati realizzati 25mila pieghevoli, distribuiti, grazie alla collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale, dell’Ausl e di Federfarma, in scuole, presidi e studi medici e farmacie.
Si sono alternati come relatori lo pneumologo Pietro Bottrighi (“L’inquinamento dell’aria”), Roberto Florio, medico di famiglia, (“L’inquinamento dell’acqua”), l’ex presidente di OMCeO Piacenza e presidente della sezione piacentina di Isde (International Society of Doctors for the Environment) Giuseppe Miserotti (“L’inquinamento del suolo”) e il professor Luigi Nespoli, medico pediatra, (“Compiti e responsabilità dei medici e dei cittadini per la tutela dell’ambiente”). Con loro anche il direttore di Arpa Piacenza Giuseppe Biasini, che ha parlato della qualità ambientale nella nostra città, e il sindaco di Piacenza Paolo Dosi, al quale sono state affidate le conclusioni. Tutti gli esperti hanno espresso forte preoccupazione per l’attuale situazione ambientale, auspicando un’inversione di tendenza sulla diffusione di sostanze inquinanti e richiamando tutti ad una maggiore responsabilità sul tema: “Oggi – ha detto Florio dopo aver evidenziato la qualità tutt’altro che buona dell’acqua potabile nella nostra provincia e la stretta correlazione tra la qualità dell’acqua e lo stato di salute dei corsi d’acqua del territorio – autorità e istituzioni possono richiedere la valutazione di impatto sanitario (Vis) per difendere la cittadinanza”.
“Basterebbe ridurre del 10 per cento le emissioni di particolato per ottenere notevoli benefici sulla salute – ha sottolineato Bottrighi ricordando nel suo intervento rischi e patologie legati all’inquinamento atmosferico: “Negli ultimi anni sono in forte aumento le forme allergiche e l’asma, in particolare in età pediatrica”. Miserotti ha richiamato tutti ad una maggiore responsabilità verso i temi ambientali, spiegando come in pochi decenni gli ecosistemi abbiano perso 300 volte le biodiversità: “Per trovare alternative alle sostanze inquinanti è necessario investire nella ricerca scientifica e adeguare ad essa la legislazione in materia”. Questo non basta: “Serve lavorare su prevenzione ed educazione, facendo leva sul concetto di responsabilità personale e collettiva”. “Molte malattie dell’adulto si sviluppano a partire dall’età pediatrica e si deve considerare anche la possibilità di un danno che inizia nel corso della vita endouterina – ha spiegato il professor Nespoli citando diversi studi sulla correlazione tra patologie ed esposizione a sostanze inquinanti. “Per questo medici e pediatri hanno una funzione di garanti, di difensori del bambino e del suo benessere. La nostra responsabilità è grande, perché consigli e indicazioni sui comportamenti incideranno sul futuro dei nostri bambini”.
A delineare la situazione ambientale della provincia di Piacenza è stato il direttore di Arpa Piacenza Giuseppe Biasini. Lo stato di qualità dell’aria (IQA) a Piacenza negli anni 2013 e 2014 è risultato buono per 100 giorni, accettabile per 443, mediocre per 164, scadente per 21 e pessimo per 2: “Registriamo inoltre – ha spiegato Biasini – un miglioramento sul valore medio annuale delle Pm10”. Per quanto riguarda le acque sotterranee, a partire dal 2009, si rileva in diversi pozzi un incremento della concentrazione di nitrati, in particolar modo nella zona di Alseno e Pontenure, mentre per le acque superficiali il problema riguarda la quantità. Da evidenziare anche “una progressiva urbanizzazione e cementificazione del territorio nelle zone di pianura e di prima collina vicine alla città, mentre nella fascia montana la superficie boscata è rappresentata in misura considerevole”. “Il tema della salute – ha affermato in conclusione il sindaco di Piacenza Paolo Dosi – deve essere prioritario, ma tutti i problemi non possono essere risolti solo dalle amministrazioni locali. Serve una corresponsabilizzazione di tutti gli attori, partendo dai comportamenti virtuosi dei singoli”.
L’iniziativa è stata supportata da un video di informazioni e consigli dal titolo “Ti presento l’Inquinamento ambientale”, disponibile sul sito e sul canale Youtube di OMCeO Piacenza.